Venditore individuale e Partita Iva
buon giorno. Da cinque anni vendo libri usati come "venditore privato" su Amazon.
Lo scorso lunedì mi è stato bloccato l'account perché dovevo aggiornare i miei dati.
Naturalmente ho confermato di essere una Persona Fisica.
La situazione non si sbloccava. Ho ricevuto altre richieste di aggiornamento dati: in alcune non era prevista la scelta "venditore privato" in altre si
Ho continuato per giorni a confermare la scelta "Venditore Individuale"
Mi ha telefonato un operatore Amazon ma è caduta la linea. Lo stesso mi ha inviato una mail nella quale mi comunicava che i miei dati sarebbero stati verificati, che non dovevo fare più niente e che entro 5 giorni lavorativi la situazione sarebbe tornata normale.
Niente di più falso: le richieste da parte di Amazon sono continuate e anzi sono incrementate .
A questo punto ho chiesto su quale norma di legge precisa si basasse la loro scelta.
Ad oggi non ho ancora ricevuto nessuna risposta a questa domanda.
Il problema, secondo Amazon, era che avevo troppi libri nel mio inventario.
Ho chiesto quale fosse il numero limite per un venditore privato: risposta: ,"Non lo sappiamo"
Ieri sera ho ricevuto una telefonata durante la quale l'addetto Amazon mi ha comunicato che Amazon aveva preso la sua decisione in base a una norma del contratto con Amazon per la quale Amazon poteva decidere di bloccarmi l'account in base a presunti miei comportamenti non meglio precisati: cioè non veniva definito con chiarezza quale fosse il comportamento del venditore che giustificava la scelta di Amazon.
A parte che questo per me è chiaramente un arrampicarsi sugli specchi perché non hanno trovato nessuna norma di legge, secondo me stiamo parlando anche di una clausola vessatoria che deve essere autorizzata e confermata specificatamente dal contraente.
Oggi abbiamo trovato un sondaggio per i venditori che chiaramente inquadra il mio caso specifico.
Evidentemente qualcuno ha la coda paglia.
Naturalmente ho comunicato ad Amazon che non intendo aprire Partita Iva a settanta anni.
Ci sono altri venditori individuali che si sono trovati all' improvviso nella stessa mia situazione dopo anni di vendite regolari e corrette?
Grazie saluti
Alessandro Pennone Trieste
3 replies
Seller_3nwgyPuH6yMyK
Con l'entrata in vigore della normativa chiamata DAC7 è stato fissato un limite ai "venditori privati" che è di 20 oggetti e/o 2mila Euro di vendite annuali. Ora non vi è tecnicamente l'obbligo di aprire una partita Iva però c'è da tenere presente che le piattaforme come Amazon o la vecchia Ebay (e tutti gli altri) sono tenuti a comunicare all'agenzia delle entrate le vendite generate dai singoli account e c'è da ipotizzare che se l'ADE automatizzerà gli accertamenti dei redditi non dichiarati sarà una strage. Meglio sentire un commercialista prima di trovarsi con brutte sorprese.
Seller_1E7JbAnbKf9Q5
La nuova normativa DAC7 prevede massimo 30 oggetti venduti annualmente o 2000 euro incasso.
Nel caso specifico di Amazon,il 30 oggetti viene calcolato su quelli messi in vendita,non su quelli venduti.
Per dirla chiara,se lei ha in vendita 35 libri ma non ha venduto neanche uno,per Amazon ha superato il limite imposto dalla DAC7.
Seller_a8GZn5gCIHg9n
Caro Biancospino,
'venditore privato' ormai ha poco senso, anzi non vuol dire nulla; nemmeno se mettesse una bancarella nella strada sotto casa.
L'età non c'entra, anche a me piacerebbe non aprire la partita IVA, e non pagare tasse !
Quindi lei (potenzialmente) potrebbe vendere anche per migliaia di euro al mese, ma basta mettere 'venditore privato' e finisce li? senza pagare tasse?
E' chiaro che ci deve essere un limite al "venditore privato"... altrimenti io e tutti quelli che hanno aperto p.iva siamo stupidi?
Vada su Google e cerchi "DAC7": troverà la risposta da solo.